the BUSINESS presentation importance
La presentazione aziendale rappresenta una delle principali forme di comunicazione e costruisce la tua immagine e credibilità nei confronti dei clienti.
La forma e le modalità di presentazione devono essere adeguate al carattere del messaggio, all'azienda e soprattutto ai destinatari e alle circostanze della sua ricezione. Le presentazioni rivolte a un ampio spettro di pubblico devono includere informazioni cruciali, foto / grafici e registrare nella memoria dell'ascoltatore i contenuti e i dati più significativi. Per questo sono fondamentali un buon flusso di informazioni, un messaggio breve e comprensibile e un riassunto chiaro. D'altra parte, la caratteristica principale della presentazione aziendale è il loro uso efficace di una grande quantità di contenuti illustrati attraverso grafici.
Gli strumenti che utilizziamo per creare presentazioni dovrebbero, come sempre, essere appropriati al carattere della presentazione stessa. E così, una presentazione aziendale diffusa dovrebbe essere creata in formati facilmente disponibili (apribili e modificabili su piattaforme diverse), come MS PowerPoint o Apple Keynote. Si sconsiglia di utilizzare shift o animazioni spettacolari: ostacolano la ricezione del contenuto effettivo e causano molti problemi nella pubblicazione online.
Pertanto, la presentazione aziendale può assumere diverse forme: diapositive, immagini, collegamenti, feed di social media, materiali video e audio, documenti e visualizzazioni di presentazioni interattive. Il programma più popolare per creare presentazioni è Power Point, ma ci sono anche altri creatori di presentazioni online in grado di realizzare presentazioni multimediali.
Vengono generalmente utilizzati tre tipi di presentazioni online: diapositive (presentazioni PowerPoint online caricate su un sito Web), presentazioni audio narrate (diapositive della presentazione con narrazione audio sincronizzata) e presentazioni video interattive (presentazioni interattive che possono essere dotate di funzionalità aggiuntive come i gesti del narratore e espressioni facciali).
In breve:
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Scegli il tipo di presentazione online che intendi utilizzare. Puoi farlo nel modo più semplice, creandolo con PowerPoint e mettendolo online; tuttavia, utilizzando strumenti più avanzati, otterrai un effetto migliore.
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Sono molti gli strumenti disponibili sul mercato per la creazione di presentazioni multimediali online, che garantiscono risultati davvero sorprendenti in termini di aspetto e varietà di effetti. Se vuoi distinguerti dalla massa e stupire il tuo pubblico, inizia a familiarizzare con loro.
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Per preparare una presentazione di buona qualità (modelli di presentazione, caricamento multimediale, aggiunta di forme, cornici e icone; importare le presentazioni PowerPoint, possibilità di aggiungere e spostare diapositive) di solito è sufficiente la versione gratuita di qualsiasi strumento di presentazione ma per avere più opzioni lo farai acquistare la versione Pro.
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Nella presentazione online, come in tutte le presentazioni, contenuto e forma sono gli elementi più importanti. La presentazione non deve essere sovraccarica di informazioni per facilitarne la lettura (non compilate nelle diapositive pagine di testo). Le diapositive devono includere un titolo; dividere il testo in parti più piccole utilizzando sezioni, paragrafi, sottolineando il carattere o utilizzando il grassetto in alcune parti. Applicare la regola "meno è meglio".
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Alcuni strumenti consentono di aggiungere un audio narrativo o funzionalità aggiuntive (come la possibilità di vedere il viso oi gesti dell'oratore).
"Teamwork divides tasks and multiplies success"
Michael Florence
Character of "The Project Origin"
DOCTRINE OF RESULT
La Dottrina è un Complesso di conoscenze o principi elaborati e organizzati organicamente, considerati come oggetto di studio o come norma a livello teorico o pratico. In questo modo, il risultato della presentazione aziendale che FCO si propone di sponsorizzare coinvolge alcuni fattori:
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rafforzamento della credibilità;
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consapevolezza del marchio;
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coinvolgimento del cliente;
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acquisizione di nuovi clienti;
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fidelizzazione;
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aumento del traffico web;
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aumento delle vendite;
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creazione / rafforzamento della leadership;
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raccolta fondi (crowdfounding);
Tutti questi fattori producono un effetto leva in grado di aumentare efficacemente la credibilità e la conseguente visibilità. FCO è indirizzato a raggiungere ottimi livelli di economicità, massimizzando l'efficienza del marketing ad un costo moderato, ottenendo maggior valore nel tempo, in termini reputazionali che economici.
La condivisione delle informazioni non deve sfociare nella diffusione illegale e indiscriminata di “content digitali"
PRESENTATION
FCO HELPS YOU KEEP YOUR VISIBILITY HIGH
"packaging"
the best presentation of product-service
Comunicazione e funzionalità
Il packaging rappresenta il modo più importante per creare quella che viene chiamata “identità del prodotto”. Esso infatti racchiude tutte le informazioni utili e significative ed è il primo, e a volte l’unico, veicolo per la sua affermazione.
In un mercato dove ci sono tantissimi prodotti, più o meno simili (se non addirittura uguali), la confezione, la grafica, il marchio, vengono chiamati a creare un’identità, un valore “aggiunto”, una storia distintiva per determinare appartenenza e riconoscibilità.
Negli ultimi anni è stato introdotto il concetto di “storytelling”, aziendale o di prodotto, per indurre appartenenza, “community” attraverso una storia (legata al prodotto o al produttore). Essa deve spingere su sentimenti semplici e forti (paura, felicità, sorpresa, meraviglia) e deve far leva su valori e ideali condivisi o comunque condivisibili dal proprio target di riferimento
Le “storie” quindi sono molto importanti, ma dietro un buon package, come abbiamo visto, ci sono anche molte altre motivazioni di carattere per esempio logistico. Cerchiamo quindi di esplorare gli elementi “emozionali” e quelli “pratici” che lo compongono.
Gli elementi “emozionali”
Possiamo sintetizzare questo fattore con una frase inglese: “See a need, package a need”, “vedi un bisogno, confeziona un bisogno”. Fuori dalla traduzione letterale possiamo dire anche che: “se c’è un bisogno, nella società dei consumi di massa quel bisogno va confezionato”; o anche che: “non c’è un bisogno senza una confezione”, dove i bisogni e la confezione vanno intesi in maniera indissolubile, fino ad arrivare al punto in cui può essere la stessa confezione a indurre un bisogno.
Naturalmente, come per la pubblicità in generale, anche la progettazione della confezione segue la gerarchia dei bisogni teorizzata da Abraham Maslow.
Nel 1954 Maslow presentò il suo studio su bisogni e desideri. In psicologia il bisogno indica la mancanza di uno o più elementi che costituiscono il benessere di una persona. Egli teorizzò cinque differenti livelli, dai più elementari (quelli legati alla sopravvivenza), arrivando ai più complessi (legati all’identità personale e al ruolo sociale).
Essi sono:
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Bisogni fisiologici (ossia quelli legati alla sopravvivenza, come mangiare, bere, ecc.);
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Bisogni di salvaguardia (che implicano il senso di protezione e di sicurezza);
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Bisogni di appartenenza (come l’affetto di un altro, l’identificazione in un gruppo);
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Bisogni di considerazione (il riconoscimento, il prestigio, la stima, il successo);
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Bisogni di autorealizzazione (consapevolezza di se stessi attraverso la realizzazione della propria identità e delle proprie aspettative, assumendo un ruolo significativo all’interno di un gruppo sociale).
Se adottiamo questa piramide dei bisogni per il package, allora cominciamo a capirne anche la costruzione dell’idea. Partiamo dicendo che il package risponde alla scala dei bisogni a seconda del prodotto che contiene.
Bisogni fisiologici
La confezione contiene tutte le informazioni e la documentazione utili per l’utilizzo del prodotto. Se ad esempio parliamo di generi alimentari, oltre agli ingredienti possono essere riportati i valori nutrizionali, i luoghi e i metodi di produzione e anche, perché no, una serie di ricette.
Bisogni di salvaguardia
La confezione deve proteggere in modo evidente il prodotto (cioè deve proteggere effettivamente ma anche rendere visibile il senso di protezione). E questo deve farlo sia da un punto di vista della sua integrità, garantendone la conservazione e il non deperimento, sia creando le condizioni per ridurre i furti o gli smarrimenti.
Bisogni di appartenenza
La confezione deve presentare il marchio e il prodotto in modo tale che entrambi rimandino ad una più grande comunità di individui che vi appartengono per gusti, stili di vita, idee. Tale collegamento tra individuo e comunità deve essere esplicito e immediato, in modo da creare un legame diretto tra il prodotto e l’appartenenza al gruppo.
Bisogni di considerazione
La confezione mette a disposizione del consumatore la fiducia, la competenza, e il successo che il marchio rappresentato trasmette, e utilizza metodi altamente emotivi per entrare in sintonia con l’utilizzatore
Bisogni di autorealizzazione
Il package trasforma l’utilizzo di un prodotto in “ricompense emotive” legate al brand che viene utilizzato e alla sua “aura”, alla sua storia e a cosa rappresenta. La vita emotiva che circonda il brand, attraverso il possesso e l’utilizzo da parte del consumatore diventa parte integrante di quest’ultimo e formante la sua identità. La pubblicità ha cambiato la frase “penso, quindi sono” con “consumo, quindi sono”.
GROWTH TARGET
FCO HELPS YOU TO REACH YOUR GOALS
the gap generation
Il gap generazionale indica il divario di idee, norme culturali e di opportunità che separa una generazione più giovane dalle precedenti. Sul Piano Lavorativo, in questi ultimi anni si è sempre più spesso sentito dire frasi come:
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“Ormai non rientro più nei programmi di formazione interna…”.
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“I giovani costano poco e sono più motivati …”
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“I senior non li cambi, meglio cominciare da capo con qualcuno più giovane …”
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“Ah, esci alle 5! Oggi mezza giornata …”
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“Il ricambio generazionale? C’è sempre stato!”
A dirlo sono spesso persone dai 50 in su (di solito Boomers) che fanno i conti con la visione ristretta di molte aziende, nelle quali piuttosto che cercare di valorizzare l’esperienza attraverso una maggiore esplorazione delle modalità per farlo – ad es. innovando i processi interni oppure applicando le molteplici possibilità offerte dalle tecnologie oggi disponibili (passaggio percepito come più complesso) - preferiscono ricorrere ad un “ricambio generazionale forzoso” sicuramente più facile e meno costoso nell’immediato. Del resto, si sa, cambiare è faticoso!
I vantaggi e i ritorni economici sono possibili anche a breve, basterebbe fare due conti. Questo atteggiamento ha come effetto quello di ridurre i costi del personale, ma nel medio-lungo periodo quello di depauperare l’azienda di qualità e talenti che possono, se gestiti, rappresentare una vera ricchezza.
È vero che ad ogni fase di vita cambiano i bisogni delle persone, ma è altrettanto vero che le organizzazioni, o meglio le persone che fanno le organizzazioni, non sono spesso ‘consapevoli’ di questo cambiamento e non sempre viene valutato l’impatto in termini di motivazione e performance sui lavoratori, come ad esempio avviene - più spesso - a livello internazionale o in alcune realtà medio-grandi.
THE PROJECT ORIGIN
“Nel temperamento americano c’è una qualità, chiamata resiliency, che abbraccia i concetti di elasticità, di rimbalzo, di risorsa e di buon umore. Una ragazza perde il patrimonio, senza stare a commisurarsi si metterà a lavare i piatti e a fabbricare cappelli. Uno studente non si sentirà svilito lavorando qualche ora in un garage o un un caffè. Ho visto l’America alla fine della presidenza Hoover, in una delle ore più tragiche della sua storia, quando tutte le banche avevano chiuso e battenti e la vita economica era ferma. L’angoscia stringeva i cuori, ma l’allegria e la fiducia splendevano nei volti di tutti. Ad ascoltare le frasi che si scambiavano si sarebbe detto che era tutto un enorme scherzo. E se qualche finanziare si gettava dalla finestra, non posso impedirmi di credere che lo facesse nella ingannevole speranza di rimbalzare” – Paul Claudel.
Il libro vuole descrivere il concetto di resilienza, un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva ad eventi ardui, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità. La storia narra di un ragazzo che si ritroverà a gestire una realtà che non poteva aspettarsi o prevedere, grazie alla resilienza che ha dimostrato in diverse situazioni, complesse ed ostiche, di vita.